Quali sono le razze di lumache migliori da allevare? E quanto si guadagna?
Ultimamente si sente molto parlare di allevamento di lumache o elicicoltura. Le chiocciole possono essere utilizzate per tre scopi diversi: alimentare, bava oppure caviale di lumaca. Si tratta di un’attività decisamente in aumento negli ultimi anni e che se gestita correttamente è in grado di dare dei profitti piuttosto interessanti con costi di avvio decisamente accessibili se si parte con piccoli appezzamenti di terreno e poi ci si ingrandisce gradualmente.
Quali sono le razze di lumache migliori da allevare? E quanto si guadagna?
Se vuoi avviare un elicicoltura devi acquistare 25 chiocciole ogni metro quadrato di terreno a tua disposizione per l’allevamento. Così facendo per il secondo anno non dovrai acquistare nuovi esemplari per la riproduzione. Potrai infatti utilizzare una parte di quelle che nasceranno per continuare la riproduzione e quelle in eccesso venderle.
Le chiocciole per la riproduzione andrebbero prelevate da recinti diversi, infatti il terreno va suddiviso in piccoli lotti, in modo da evitare la consanguineità.
Quali sono le razze di lumache migliori da allevare? E quanto si guadagna? Procediamo per gradi. Le chiocciole da allevamento sono di tre specie diverse:
• Helix Aspersa: questa è la specie maggiormente allevata in Italia. La sua caratteristica principale è quella di avere un’ottima riproduttività infatti riesce a produrre circa 120 uova all’anno. Molti la chiamano anche Zigrinata o Maruzza.
La Helix Aspersa può essere utilizzata sia per il consumo alimentare, le sue carni sono ottime, che per la produzione di bava. Ultimamente moltissime aziende, come ad esempio Love Helix, sfruttano questo particolare ingrediente per la produzione di creme cosmetiche.
• Helix Pomatia: chiamata anche Chiocciola Borgognona o Escargot de Bourgogne. Si tratta di una lumaca molto apprezzata per le sue carni. Predilige un clima freddo e umido, se possibile lontano dalle zone di mare dove il clima è temperato. A differenza delle Helix Aspersa che possono essere commercializzate dopo due anni, le Helix Pomatia sono decisamente più lente.
• Helix Vermiculata: la Helix Vermiculata o Rigatella viene allevata principalmente lungo le coste. Il suo allevamento è piuttosto semplice, ma ha come grosso svantaggio le dimensioni piuttosto ridotte. Per questo motivo molti allevatori si orientano verso altre specie, le caratteristiche economiche di questa infatti non sono ottimali.
Quali sono i passi da seguire per diventare elicicoltori
Per prima cosa bisogna decidere quale tipologia di lumaca si vuole allevare. Subito dopo si passa all’acquisto del materiale necessario, chiocciole comprese. Se si vuole far rendere al meglio l’investimento ci sono degli step che vanno necessariamente seguiti e sono:
• Recintare il terreno a disposizione dividendolo in diversi slot
• Inserire all’interno di ogni slot le piante adatte all’alimentazione delle lumache scelte
• Posizionare le lumache riproduttrici negli slot a inizio primavera in tempo per il primo accoppiamento, di solito si possono raccogliere le prime lumache dopo due anni
• Prima della vendita le lumache vanno fatte spurgare e fatte areare per almeno tre giorni in appositi sacchi
• Per poter vendere le chiocciole bisogna avere l’autorizzazione igienico sanitaria, rilasciata dall’ASL, l’attestato HACCP e l’etichetta a norma UE
Quanto si guadagna
Parliamo quindi dell’aspetto per molti più importante il guadagno. Penso sia chiaro che i ricavi provengano dalla vendita delle lumache. Non è detto però che queste devono per forza essere vendute vive. È possibile infatti ampliare il business con la produzione di:
• Chiocciole surgelate
• Sughi o piatti pronti a base di lumache
• Caviale di lumache ottenuto dalle uova
Ma esiste anche un’altra fonte di guadagno che consiste nella vendita della bava di lumaca. Famosa per le sue proprietà mediche ed estetiche viene usata per:
• Sciroppi fluidificanti
• Creme cosmetiche piuttosto ricercate per il loro contenuto di collagene, vitamina E, acido glicolico e polisaccaridi
Per fare un esempio in cifre una volta giunti a regime e riuscendo a gestire l’allevamento nel modo corretto si può guadagnare abbastanza bene rispetto all’investimento iniziale. Per un terreno di circa 5000 metri quadrati il guadagno stimato e di circa 2/3 mila euro mensili.