3 consigli per scattare le foto migliori
Monet egli Impressionisti affidavano alle loro pennellate la quotidianità, la natura, cogliendone le sfumature e le diverse luci. Nella loro arte ci consegnavano la perfezione che ottenevano passando ore su ogni particolare per rendere tutto compatibile con la realtà. Queste peculiarità con la nascita e l’evoluzione della fotografia, le riconosciamo nei fotografi professionisti e anche nei non professionisti capaci di mettere in atto le loro buone capacità e la loro pratica.
Cosa serve per fare delle belle foto?
Per realizzare belle foto servono molta pratica, sperimentazione, gusto estetico nella scelta dei soggetti da fotografare e tecnica. Non è obbligatorio usare degli strumenti professionali, poiché adesso basta avere un buon telefono con una fotocamera da certe caratteristiche:
Mano ferma – In primis bisogna avere una mano ferma per evitare l’effetto sfocato, che per gli alternativi ha un effetto rock per l’immediatezza del momento colto, ma ecco, per fotografare soggetti, paesaggi, l’essere immobili e decisi è fondamentale, quindi mano ferma. Poi ci sono quei casi in cui ci si trova ad un concerto e si vuole immortalare il momento. Se non si è dei professionisti o si ha pratica, si può scegliere di attivare sullo smartphone la modalità di “Immagine in movimento” oppure si coglie il momento all’istante.
La luce – La luce è l’elemento principale di ogni scatto ed ovviamente bisogna trovare la luce giusta.
Un professionista può scattare in ogni momento della giornata perché sa come calibrare la propria attrezzatura e sa come modificare eventuali errori, ma per un amatore della fotografia è preferibile scattare foto agli inizi della giornata quindi in prima mattinata oppure nel secondo pomeriggio. Per avere una foto nitida si evita il sole a picco di mezzogiorno, poiché ci sarebbero dei forti contrasti nel chiaro / scuro e le foto potrebbero avere un effetto bruciato.
Soggetto, panorama e foto – Quando si fotografa un soggetto in primo piano bisogna eliminare lo sfondo; se c’è un panorama mozzafiato e anche dei soggetti umani altrettanto meravigliosi da immortalare, si dà sempre predominanza al soggetto.
Basso livello per ottimi risultati – Se si è di fronte a dei bambini, adulti supini o si è di fronte ad un soggetto basso, bisogna abbassarsi almeno a metà busto inginocchiandosi per fare in modo che la fotocamera sia alla stessa altezza del soggetto. Con questa tecnica, se la persona da fotografare è più lontana rispetto al fotografo questi,non fa altro che slanciarlo in altezza.
La messa a fuoco – Attivare la messa a fuoco in una fotocamera che sia professionale o che sia uno smartphone, è molto utile per un fotografo non professionista. Nel momento in cui si attiva e seleziona l’inquadratura giusta, basta solo un click.
Panorama e regola dei terzi – Esiste una regola detta “la regola dei terzi”, che si applica per immortalare panorami.Si immagina lo spazio interessato diviso in tre parti orizzontali di pari altezza. Il risultato sara una foto perfetta!
Il nemico della luce, il controluce – Se una delle priorità è la luce, c’è anche il controluce. In tal caso, il soggetto che si sta immortalando ha la luce dietro alle spalle. Il controluce è importante, ad esempio per ottenere i colori del tramonto o ottenere l’effetto specchio di un lago, una pozzanghera.
I colori nelle foto – Se si fotografano dei soggetti con colori molto forti, la fotocamera spesso non legge il colore percepito dall’occhio umano e ne dà un’altra colorazione che non riconosciamo. È consigliabile, quindi, non fotografare oggetti, sfondi o materiali il cui riflesso della luce ne altera il colore.
Dopo aver letto questi piccoli consigli, metteteli in pratica e verificate. Buon lavoro!