Cause psicologiche dell’infedeltà e del tradimento
L’infedeltà ed il tradimento, che secondo recenti stime sono in aumento fra le coppie, possono avere, ed in genere hanno, motivazioni psicologiche che l’interessato stesso, quasi sempre, non riesce a riconoscere e a percepire.
Esse rappresentano, da sempre, uno dei timori più grandi delle coppie e delle persone che vivono relazioni sentimentali e, anche oggi, costituiscono la prima causa di divorzio e di separazione fra coniugi e fidanzati.
Quindi l’infedeltà ed il tradimento, almeno quando si subiscono, non piacciono affatto e difficilmente si superano con facilità.
Anche perdonare il tradimento, pur con tutta la buona volontà, non è mai una passeggiata e non sempre ci si riesce nonostante lo sforzo psicologico sostenuto.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento e, soprattutto, di vedere quali sono le motivazioni psicologiche più frequenti alla base della tanto temuta (ma praticata) infedeltà.
Uomini e donne sono uguali o diversi in fatto di tradimento ed infedeltà?
In genere si tende a ritenere che uomini e donne, di fronte all’infedeltà, siano diversi.
Il convincimento più comune vuole che l’uomo sia tendenzialmente visto come più famelico riguardo al sesso, mentre le donne sarebbero più attratte dal sentimento.
In pratica, gli uomini tradirebbero per il solo piacere di farlo, riuscendo a slegare completamente l’affettività dalla sessualità, mentre le donne tradiscono solo quando c’è anche un trasporto sentimentale.
Ma è davvero così?
In linea di massima, le donne danno più importanza all’emotività sia quando sono tradite che, invece, quando le traditrici sono loro.
Se per i maschi insomma la fisicità è quasi sempre l’aspetto più importante del tradimento, sia subito che fatto, per le donne emotività e sentimento hanno, in entrambi i casi, un valore maggiore.
Età e tempi del tradimento
Infedeltà e tradimento, come è ovvio, non hanno età e tempi precisi, potendo verificarsi in qualunque momento, tuttavia ci sono età e momenti più a rischio di altri sotto questo aspetto.
Ad esempio, una recente ricerca in merito, ha dimostrato che le età in cui più facilmente si tende a tradire sono quelle in cui finisce un decennio e ne inizia un altro, pertanto 29, 39, 49, 59, 69 ecc.
Ciò accade perché in determinati frangenti sia gli uomini che le donne si pongono più domande sul senso della vita e più facilmente entrano in crisi.
La crisi può generare una tendenza alla relazione extraconiugale solo perché essa dà un senso di libertà e giovinezza che sembrava perduto.
Le cause dell’infedeltà
Ma perché, a conti fatti, le persone tradiscono?
Perché si è infedeli?
I comportamenti umani, tutti, sono complessi ed anche nell’infedeltà entrano in gioco più fattori non sempre facili da distinguere e decifrare.
Tra i fattori ambientali spesso associati all’infedeltà segnaliamo:
– vita emotiva e/o sessuale insoddisfacenti
– esposizione ad ambienti “pericolosi” da questo punto di vista. Un esempio può essere quando si frequenta una comitiva di amici nella quale tradire è considerato “positivo” e pertanto si ricerca la loro approvazione
– alcuni tratti della personalità, che è diversa da un individuo all’altro.
Secondo alcuni studiosi inoltre, la tendenza all’infedeltà e al tradimento potrebbe dipendere da fattori genetici (più nel sesso maschile che in quello femminile) e biologici.
A tal proposito, una ricerca condotta nel 2010 ha dimostrato, in riferimento al campione di persone scelte (181 volontari), che chi aveva la variante lunga del gene del recettore della dopamina (DRD4), aveva anche una maggiore probabilità di aver tradito il partner rispetto a chi, al contrario, aveva la variante corta.
Dunque, come si può vedere, l’infedeltà ed il tradimento sono azioni complesse che mettono in moto fattori fisici e psicologici non immediatamente e facilmente identificabili.