Che cos’è il rilievo fotogrammetrico?
La fotogrammetria è quel processo che consente a molti di acquisire determinate informazioni metriche di un oggetto, come per esempio forma e posizione, tramite un’apposita analisi di fotogrammi stereometrici. La fotogrammetria è ormai da alcuni anni molto utilizzata e ogni anno, le molte aziende che praticano questa operazione, apportano numerosi e sensibili miglioramenti ai sistemi di rilevamento utilizzati, che ormai risultano essere veramente all’avanguardia.
Overfly è una delle aziende italiane che meglio effettuano le operazioni di rilievo fotogrammetrico, utilizzando sofisticate apparecchiature come per esempio i droni. Il rilievo fotogrammetrico non nasce con i droni, ma è certo che gli aeromobili da pilotaggio remoto hanno reso accessibile questa tecnica di rilievo anche a chi non dispone di budget, che possa prevedere l’impiego di aeromobili con pilota a bordo.
Proprio l’utilizzo dei droni ha reso possibile un’accuratissima acquisizione dei dati relativi a un determinato oggetto o paesaggio.
La nuvola di punti: il risultato di un rilievo fotogrammetrico mediante drone
Effettuando un rilievo fotogrammetrico con un drone, il risultato sarà sicuramente una nuvola di punti, anche chiamata point cloud. È possibile definire una nuvola di punti come un sistema di punti identificati mediante delle precise coordinate. Si tratta quindi di un’accuratissima rappresentazione in tre dimensioni di un particolare spazio, fornita dall’unione di milioni di punti acquisiti mediante un rilievo fotogrammetrico o utilizzando un laser scanner 3D.
Semplificando è possibile affermare con grande certezza che una fotogrammetria non è altro che una precisa rappresentazione in tre dimensioni di un ambiente reale, processata grazie all’utilizzo di un drone, atto a fornire ogni minimo dettaglio riguardo l’ambiente stesso, dall’alto. Questo speciale sistema, che ha reso possibile acquisire ogni informazione riguardo non solo ambienti, ma anche oggetti e superfici, è dotato di punti collocabili in determinate coordinate e grazie al quale è possibile comprendere l’intensità cromatica, informazione molto importante per la rappresentazione di un oggetto in tre dimensioni.
L’incredibile accuratezza del point cloud ha reso lo stesso estremamente utilizzato anche nel campo della topografia. La nuvola di punti risulta infatti essere una perfetta rielaborazione in tre dimensioni di un’area ben definita, che alle volte presenta anche dimensioni ragguardevoli.
Una nuvola di punti, che permette poi l’ottenimento di un rilievo praticamente perfetto, è conseguibile solo ed esclusivamente da un’acquisizione fotografica dell’area interessata, che deve essere ottenuta tramite qualche piccolo accorgimento, tra cui il più importante è senza dubbio quello che prevede la misurazione dei punti caratteristici essenziali per l‘inquadramento metrico e la georeferenzazione.
Il valore della fotogrammetria nella topografia
Come anticipato nel paragrafo precedente, il settore relativo alla topografia usufruisce molto dei rilevamenti fotogrammetrici. Proprio questi ultimi sono diventati in questo ambito davvero fondamentali, in quanto grazie a questi è possibile ottenere una fedele e precisa rappresentazione dell’andamento del terreno di una specifica superficie.
La topografia fa infatti uso di tutte le informazioni ricavabili dalla nuvola di punti, di cui ciascun punto presenta relative coordinate e ulteriori caratteristiche, come per esempio il colore, la riflettanza e la scala cromatica. Solitamente, la nuvola di punti è ottenuta mediante l’utilizzo di alcuni programmi specifici e può essere salvata in differenti formati, come per esempio LAS, LAZ, PLY, BIN, XYZ, ASCII, ma anche essere esportata in CAD o GIS.