Come contestare una multa per violazione del codice della strada
I dati ci dicono che il numero di multa accertate in Italia aumenta ogni anno, questo aumento è dato dal ricorso sempre più diffuso a strumenti elettronici per l’accertamento delle violazioni (come tutor, autovelox, varchi ztl, telelaser e simili).
Molto spesso, come emerge anche da inchieste giornalistiche di varie testate, le amministrazioni locali fanno ricorso a tali strumenti per far quadrare i propri bilanci proprio grazie ai proventi derivanti dall’accertamento delle violazioni al codice della strada.
A questo elevato numero di sanzioni corrisponde anche una grande percentuale di verbali che presentano irregolarità e per i quali è possibile presentare ricorso per ottenerne l’annullamento.
In questo articolo vedremo come contestare una multa ingiusta e nello specifico quali sono le regole e le modalità previste nel sistema italiano.
E’ possibile contestare una multa senza l’assistenza di un avvocato
Molto spesso si è portati a credere che per contestare una multa è necessaria l’assistenza di un legale, in realtà non esiste nessun obbligo in questo senso.
Solo qualora si decida di contestare la multa con un ricorso al Giudice di Pace si dovrà prestare attenzione all’importo della sanzione. Infatti, in questo caso secondo l’art. 82 del codice di procedura civile il ricorrente potrà stare in giudizio senza l’assistenza di un legale solo se l’importo della sanzione è inferiore a millecento euro.
Tuttavia anche se è possibile presentare il ricorso in autonomia è necessario prestare attenzione alla redazione del ricorso contro la multa.
Quindi il consiglio è quello di affidarsi per la valutazione della possibilità di ricorrere e per la redazione del ricorso ad esperti del settore, mentre l’invio dello stesso e la gestione dell’udienza, nel caso del ricorso al giudice di pace, potrà essere gestita in proprio.
Come contestare una multa al Prefetto
Il ricorso al Prefetto è il modo più semplice per contestare un verbale, infatti non richiede particolari formalità e non prevede costi aggiuntivi (fatta eccezione per il costo della raccomandata con ricevuta di ritorno).
Tale ricorso deve essere presentato nel termine di sessanta giorni dalla data di notifica del verbale o dalla data di contestazione della violazione.
Può essere inoltrato direttamente al Prefetto o per il tramite dell’organo che ha emesso il verbale.
Come detto questo tipo di ricorso non richiede particolari formalità, tuttavia lo stesso deve contenete alcuni elementi essenziali per la sua validità:
- Deve riportare i dati per l’identificazione del ricorrente (nome, cognome, residenza, indirizzo email e codice fiscale)
- I dati identificativi del veicolo (in particolare deve essere indicato il numero di targa)
- Gli estremi del verbale che si contesta (numero del verbale, data dell’infrazione e data di notifica o di contestazione immediata del verbale)
- I motivi per i quali si contesta la multa
- Data e firma del ricorrente (la mancata sottoscrizione del verbale determina la sua inammissibilità)
Oltre a non avere costi il ricorso al Prefetto presenta anche un altro vantaggio, infatti, se la risposta non viene inviata entro i termini previsti dalla legge il ricorso si considera automaticamente accolto.
Tuttavia, va sottolineato, che se il ricorso viene rigettato l’importo della sanzione è automaticamente raddoppiato.
Come contestare una multa con il ricorso al Giudice di Pace
In alternativa al ricorso al prefetto la multa può essere contestata con un ricorso al Giudice di Pace competente per il luogo in cui è stata commessa la violazione.
Per la sua proposizione è previsto un termine più breve rispetto an ricorso al Prefetto, infatti tale ricorso può essere presentato entro 30 giorni dalla notifica o contestazione della violazione.
Per la proposizione del ricorso al Giudice di Pace è necessario versare il contributo unificato che ha un importo pari a 43 euro per le violazioni di valore fino a 1.100 euro, inoltre è richiesta la presenza del ricorrente all’udienza.
Quindi, sulla base di quanto detto, se la multa ha un importo inferiore o di poco superiore ai 50 euro, potrebbe essere più conveniente fare ricorso al Prefetto piuttosto che al Giudice di Pace.
Come detto, anche se per il cittadino è possibile stare in giudizio da solo davanti si tratta sempre di un procedimento dinnanzi ad un giudice e pertanto è necessario il rispetto di alcune formalità nella redazione del ricorso e nello svolgimento dell’udienza.
Qualora si decida di contestare la multa davanti al Giudice di Pace la scelta migliore potrebbe essere quella di affidarsi a degli specialisti del settore almeno per la redazione del ricorso o per una revisione dello stesso.