Le proprietà del CBD: un rimedio naturale utile in molte occasioni
Sempre più persone sembrano interessate oggi alle proprietà terapeutiche del CBD, conosciuto anche come cannabidiolo. Questa sostanza non ha nulla a che vedere con il THC e con i suoi effetti psicotropi, anche se viene estratta dalla stessa pianta ossia dalla cannabis sativa. Ormai l’utilizzo del CBD è stato approvato anche dalla comunità scientifica, che ne ha riconosciuto gli effetti benefici in molti contesti. Possiamo dunque considerarlo assolutamente sicuro, ma ricordiamo che chi intende assumere il cannabidiolo deve prestare attenzione a dove lo acquista. Su questo shop online è possibile trovare CBD di alta qualità in varie formulazioni (cristalli purissimi, olio, capsule, liquido per sigarette elettroniche e persino prodotti di cosmesi).
Vediamo però adesso quali sono le proprietà benefiche del cannabidiolo e in quali casi si rivela un rimedio naturale effettivamente molto efficace.
- Proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie
Il CBD è noto prima di tutto per le sue ottime proprietà antidolorifiche ed antinfiammatorie. Alcuni studi dimostrano infatti che questa sostanza influisce su alcuni recettori neuronali e si rivela particolarmente utile specialmente per attenuare il dolore cronico di natura neuropatica. Non a caso è spesso consigliato ai pazienti che soffrono di nevralgia trigeminale o che si stanno sottoponendo a cicli di chemioterapia.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato inoltre l’efficacia del CBD nel ridurre il dolore associato a stati e patologie infiammatorie come l’artrite e l’artrosi.
- Proprietà calmanti: il CBD contro ansia e stress
Il cannabidiolo vanta anche delle evidenti proprietà calmanti ed è dunque ideale per il trattamento naturale dell’ansia e dello stess. Anche in questo caso sono stati condotti diversi studi che ne dimostrano l’efficacia ed i pazienti trattati con CBD ne confermano gli effettivi benefici.
- Proprietà sedative: il CBD contro insonnia e disturbi del sonno
Alcuni studi hanno dimostrato che il cannabidiolo risulta efficace anche per il trattamento dell’insonnia e di disturbi correlati. Il CBD infatti non è solo in grado di ridurre un eventuale stato di ansia che rende difficile addormentarsi, ma migliora anche la qualità del sonno perché riduce i disturbi della fase REM. È dunque l’ideale per chi presenta questo tipo di problematica, in quanto consente di svegliarsi più riposati.
- Proprietà antiepilettiche
Questo principio attivo potrebbe in futuro sostituire numerosi farmaci attualmente impiegati per il trattamento dell’epilessia. Il CBD infatti si è dimostrato particolarmente efficace, in grado di ridurre l’incidenza delle crisi epilettiche di quasi il 50%. Sono in corso ancora diverse sperimentazioni in tal senso, ma gli effetti benefici del cannabidiolo sono ormai più che evidenti.
- Proprietà anti-nausea e antiemetiche
Il cannabidiolo è utilissimo anche per placare la nausea ed il vomito, in quanto si è dimostrato a più riprese un ottimo antiemetico. Non a caso viene impiegato anche nei pazienti che devono sottoporsi a chemioterapia, proprio per attenuare il senso di nausea conseguente alle cure.
- Il CBD nella prevenzione delle patologie neurodegenerative
Alcuni studi hanno evidenziato che il cannabidiolo è in grado di inibire la formazione delle placche tipiche del morbo di Alzheimer e di ridurre la degenerazione delle cellule cerebrali. Il suo potenziale nella cura e nella prevenzione di tali patologie è dunque enorme.
- Proprietà antidepressive
Uno studio ha dimostrato che il cannabidiolo vanta degli effetti antidepressivi e può essere paragonato per certi versi ai classici farmaci impiegati per il trattamento della depressione, che come sappiamo sono ricchi di effetti collaterali e controindicazioni. Secondo le evidenze attuali, il CBD ha un effetto antidepressivo rapido e continuo nel tempo, dunque potrebbe un giorno sostituire interamente gli psicofarmaci tradizionali. Si tratterebbe di un grandissimo passo in avanti, perché ad oggi molti pazienti affetti da depressione sono trattati con medicinali piuttosto rischiosi per via dei loro effetti secondari.